Cultura artigiana e brand del lusso, tradizioni territoriali e design
Non è solo manifesto dell’intenzione di preservare e valorizzare culture e capacità territoriali, garantendo che alcuni mestieri e oggetti vengano tramandati e non se ne perdano le qualità e la storia; oggi sulla cultura dell’artigianato investono sempre di più anche i brand del settore del lusso per la creazione dei loro prodotti. Con la certezza di dover utilizzare i saperi tradizionali per realizzare prodotti esclusivi e di altissima qualità, questi brand incoraggiano la conoscenza dell’artigianato, ne diffondono l’importanza, qualche volta creando eventi che permettono di conoscere le loro eccellenze artigiane, qualche volta includendo il pubblico più giovane per coinvolgerlo in una creatività che prevede anche l’applicazione dei processi produttivi manuali.
Photo credits: Hermès, Claus Troelsgaard
Dalla sua fondazione nel 1837, sei generazioni di artigiani hanno salvaguardato e coltivato il savoir-faire nei laboratori Hermès. Questo patrimonio di abilità artigiane è vivo e in continua evoluzione per un brand che non conosce l’obsolescenza programmata: gli oggetti sono creati per durare, per essere riparati e per essere tramandati. La manifestazione “Hermès in the Making”, che ha già toccato diverse città nel mondo, mette in mostra la ricerca della qualità, la durevolezza, l’innovazione, il rispetto per l’ambiente circostante, la tutela e lo sviluppo del savoir-faire spesso legati a una tradizione o a una regione storica, in un percorso fatto di dimostrazioni artigianali, film, conferenze. Pietra, paglia, cuoio, seta o corno di origine minerale, vegetale o animale vengono valorizzati dagli artigiani Hermès che, muniti di borse degli attrezzi, mostrano le loro abilità, permettendo al visitatore di osservare i materiali più pregiati scoprendo i trucchi del mestiere e le tecniche di lavorazione.
Photo credits: LVMH, Marie Flament
L’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza LVMH ha una missione: trasmettere, valorizzare internamente e diffondere savoir-faire unici nella creazione, artigianato e vendita. Oltre trenta corsi di formazione permettono al gruppo LVMH un programma professionale in alternanza scuola-lavoro, sviluppato in collaborazione con prestigiose scuole selezionate per la qualità dei loro insegnamenti e il riconoscimento dei loro diplomi in Francia, Svizzera, Italia, Spagna e Giappone. Gli studenti beneficiano di corsi di lingua straniera, incontri con artigiani, esperti, designer, visite agli atelier o boutique durante le varie Master Class organizzate, oltre che di un’esperienza all’interno delle Maison del gruppo LVMH. Così è possibile promuovere, trasmettere e valorizzare i savoir-faire del lusso nei mestieri dell’artigianato, della creazione e della vendita, attraverso un percorso tecnico e teorico con le scuole partner che formano e reclutano giovani anche senza esperienza, garantendo occupazione.
Photo credits: Bottega Veneta (anche in copertina)
Bottega Veneta ribadisce il proprio impegno a promuovere l’artigianato con il lancio dell’Accademia Labor et Ingenium, una nuova scuola per incentivare il talento della prossima generazione di artigiani. Il nome dell’accademia deriva dai valori fondanti del brand: Labor et Ingenium, Artigianalità e Creatività per preservare il savoir-faire che contraddistingue Bottega Veneta dalla sua nascita a Vicenza nel 1966. La maison è profondamente legata alla cultura italiana, mantenendo una visione globale; la creatività è al centro di un processo in cui individualità e innovativa maestria artigianale si fondono.
Photo credits: Bottega Veneta
Labor et Ingenium fungerà da laboratorio permanente, dove i dipendenti possono imparare dai maestri artigiani attraverso attività di formazione, workshop e corsi e possono approfondire le loro competenze o svilupparne di nuove, diffondendo il patrimonio del Made in Italy. Il vero lusso richiede tempo; il tempo che si impiega per produrre un manufatto Bottega Veneta conta i giorni e non le ore; si tratta di un livello di attenzione al dettaglio che non si ferma alla qualità dell’artigianato e della materia prima ma che punta sull’innovazione. Questi cardini sono probabilmente quelli su cui tanti brand del Made in Italy, dal fashion al design, dovranno o potranno far leva per riportare la percezione della qualità sulla sostenibilità dei processi, sull’unicità del prodotto, sul valore del tempo che occorre per realizzare un oggetto curato nei più minuziosi dettagli.